Quando la protesi è l’unica soluzione possibile..

Paziente di 42 anni, impiegato, da sempre sportivo ma purtroppo non più praticante da diverso tempo per via del suo ginocchio “sfortunato”, come lui stesso lo definisce. Da circa un anno e mezzo lamenta seria difficoltà anche nel svolgere le attività di vita quotidiana come salire o scendere le scale. Confessa poi che il suo ginocchio è ormai costantemente gonfio da anni, come fosse un  “pallone”. La sua storia clinica è molto complessa: in 13 anni, è stato sottoposto a ben 7 interventi chirurgici:

  • per 3 volte l’intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore
  • 1 intervento chirurgico di ricostruzione legamento periferica
  • 2 interventi chirurgici di artroscopia di ginocchio e meniscectomia selettiva (prima mediale, successivamente laterale)
  • 1 intervento chirurgico di trapianto di cartilagine da cadavere eseguito all’Estero

Al momento della visita, questa la sua situazione radiografica: avanzato quadro di artrosi del ginocchio, con numerosi mezzi di sintesi (viti) in esiti di pregressi interventi chirurgici).

 

Dal punto di vista clinico invece, a seguire (cliccare sui link qui a sotto per avviare il video) il grado di instabilità articolare del ginocchio sotto effetto di anestesia spinale:

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L’intervento chirurgico proposto, malgrado la giovane età, è inesorabilmente quello di protesi completa mininvasiva di ginocchio, cercando di rispettare il più possibile le masse muscolari e tendine già mortificate dai numerosi interventi pregressi. L’impianto protesico che ho scelto per questa situazione ha una caratteristica unica nel suo genere, ovvero possiede un piatto rotante. Vale a dire una delle componenti (inserto) possiede la capacità di potersi muovere in senso rotatorio rispetto ad un suo perno centrale, cosi da garantire il perfetto ripristino della cinematica del ginocchio. E’ infatti possibile assicurare tenuta ed eccellenti risultati anche durante l’ attività sportiva (si sta parlando pur sempre di una giovane ragazzo di 42 anni!).

Questo il controllo radiografico post-operatorio:

Dal punto di vista clinico, i video a seguire si commentano da soli.

Valutazione clinica a 24 ore dall’intervento chirurgico

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Valutazione clinica a 75 giorni dall’intervento chirurgico:

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